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pianta facile Campanula muralis

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Presenza discreta di tanti giardini,
Campanula portenschlagiana conosciuta come C. muralis, è una piccola pianta perenne che negli ultimi anni è salita improvvisamente alla ribalta e ora la si incontra ovunque, specialmente nei giardini francesi ed inglesi, dove tappezza aiuole, scende da gradinate o impreziosisce muri, a quest’ultimi luoghi si deve l’epiteto del suo nome che evidenzia il legame che le sta più cuore.

Campanula muralis su scalecampanula bordo vascaDa maggio ad agosto si ricopre di minuti fiorellini violetti imbutiformi e forma densi cucini che con il tempo tendono ad espadersi. Richiede di essere coltivata in terreno ben drenato posto in pieno sole ma nelle regioni più calde predilige l’ombra parziale, soffre più delle calde temperature che del freddo assumendo nella stagione estiva un aspetto meno vigoroso per rigenerarsi con le prime pioggie autunnali.

campanula muralis pratoPer godere lungo tempo della compagnia di C. muralis moltiplicatela da seme o tramite talea basale a primavera, E’ una pianta facile per giardinieri pigri o alle prime armi!



Peonia a spalliera

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La peonia arbustiva chiamata anche arborea o legnosa,

peonia recisa ok

tende a crescere verticalmente, produce rami legnosi e talvolta raggiunge dimensioni ragguardevoli fino a circa 2 metri di altezza e di diametro.

peonia arboreaAnche se potata in modo corretto la pianta adulta tende a spogliarsi alla base e con il peso dei fiori a piegare i rami verso il basso.

peonia a spalliera

Se avete messo a dimora la vostra peonia a ridosso di un muro, potete fissarne i rami ad una griglia o altro sostegno allevando la pianta a spalliera così come ho potuto ammirare nel bellissimo giardino di un’amica. Un ottimo modo per godere meglio della fioritura, per nascondere i fusti spogli potete sempre far crescere al piede della peonia un’altra pianta erbacea.


DIY: daisy bracelet

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semplice, semplice
come quello che si faceva da bambini!Daisy

Un piccolo braccialetto che può diventare coroncina realizzato con le margheritine, Bellis perenni che da marzo a novembre rallegrano anche i prati più tristi.

intreccio margherite per coroncina
ghirlandina margherite

I gambi sufficientemente lunghi si intrecciano e si annodano lasciando libero il bel capolino.


coroncina daisy

basta poi fissare i due capi di inizio e fine lavoro con fil di ferro sottile…

Daisy bracelet

ed ecco pronto un braccialetto che sa di primavera!


annotazioni creative #maggio

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Maggio dovrebbe

potrò godere poco quest’anno deavere il doppio dei sui giorni!

maggio
Tanti gli impegni per gli appassionati di giardinaggio che cercano di dedicarsi ai lavori in terrazzo o giardino ed essere presenti a qualcuno degli innumerevoli appuntamenti dedicati al verde.
Il mio bosco-giardino si sta risvegliando e ogni giorno regala sorprese, è il momento dei mughetti!
lily of valleyQuest’anno potrò godere poco delle sue bellezze, sarò impegnata per presentare il mio libro, invitata ad alcuni importanti eventi vivaistici, potrebbe essere l’occasione per conoscerci!!!

ecco dunque il mio calendario

1 maggio

proprio oggi alle 10,30 sarò al castello di Masino, per l’evento ” Tre giorni per il giardino” organizzato dal FAI.

2 e 3 maggio

Vi aspetto per la terza edizione di That’s Aromi, quest’anno l’appuntamento con la manifestazione che organizzo per il Comune di Celle Ligure, dedicata agli aromi del Mediterraneo, al gusto, alla salute e al benessere, raddoppia e approda ai Piani di Celle. All’interno dell’evento tanti i momenti di svago, dalla caccia al tesoro botanica organizzata dal gruppo Scout di Celle Ligure, alle danze e balli occitani. Ospite d’onore Alice di Salvia&Rosmarino con uno showcooking all’insegna della cucina ligure.

16 maggio

sarò con il mio Buon Gardening! a Vicenza, a Piazza da Schio in Fiore mostra mercato veneta di piante rare e insolite, antiche e botaniche, libri, pitture, arredamento per il giardino giunta alla sua ventesima edizione.

17 maggio

E’ la volta di Roma, al Festival del Verde e del Paesaggio, ci potremo incontrare alle ore 17,00 quando presenterò Buon Gardening!

20 maggio

doppio appuntamento a Torino, alle ore 18,00 alla libreria OOLP e alle 21,00 alla libreria NB, Nota Bene.

il 26 maggio

Sono finalmente nella mia città a presentare il libro ad amici e parenti, vi aspetto alla Feltrinelli di Genova alle ore 18.00.

29 maggio

Sarò a Mondovì, in un bellissimo negozio di fiori in Via Santuario, vi aspetto alle ore 18,00 per la presentazione del mio libro.

31 maggio

a Torino alla manifestazione ORTIINFESTIVAL, dove dalle ore 11.00 alle ore 12.30 sarò presente con uno showcooking durante il quale preparerò una ricetta tratta dal mio libro fedele alla filosofia dell’evento che propone la valorizzazione dei prodotti orto-frutticoli.

Ce la farò a sostenere tutti questi impegni?

inoltre…

Dal 27 maggio al 24 giugno 2015 presso il Giardino Botanico di Villa Bricherasio
PRIMA EDIZIONE CORSO DI ACQUERELLO BOTANICO EN PLEIN AIR PER ADULTI:
“IL GIARDINO A DUE VOCI” DI TIZIANA LERDA
Cinque lezioni ogni mercoledì pomeriggio dalle ore 17,30 alle ore 19,30 presso il Giardino Botanico di Villa Bricherasio, per imparare a ritrarre la flora presente nel parco.
Il laboratorio didattico – creativo “Il giardino a due voci” nasce con l’obiettivo di stimolare i partecipanti all’osservazione diretta di alcune specie vegetali ed imparare ad ascoltare la voce dell’anima e dalla natura circostante. Una location unica, costituita da tre zone distinte (zona mediterranea, continentale e zona temperata fredda) caratterizzate da un continua alternanza di fioriture e da suggestivi scorci paesaggistici, frutto della passione del proprietario Domenico Montevecchi.
Un’ occasione per essere non solo semplici visitatori del giardino, ma artefici delle proprie creazioni su carta. Grazie a nozioni di disegno, informazioni di morfologia vegetale dei soggetti trattati, informazioni sulla mescolanza dei colori, i partecipanti sperimenteranno gradualmente la tecnica a matita ed acquerello e conosceranno il fascino della pittura en plein air.
per info: Tiziana Lerda: cell. 348 0521202 oppure lerda.et@agx.it

Aloe sottovetro

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Bisognerebbe sempre avere in casa una piantina di Aloe vera,
un rimedio naturale per il trattamento delle ustioni e contusioni e di molte altre malattia della pelle. Spesso però capita che le foglie della pianta crescendo si pieghino o si rompano causando un danno più che altro di ordine estetico.

aloe sottovetro

Provate a inserire l’aloe in un vaso di vetro trasparente di forma cilindrica sufficientemente alto da proteggere almeno la metà della lunghezza delle foglie e abbiate cura di sistemare la pianta in un luogo molto luminoso.

aloe e stampa botanica

invasatura aloe

Per un tocco Shabby Chic ho decorato il vaso con una stampa botanica dell’aloe. La potete scaricare da qui. Per regalare alla stampa un tono più vissuto, ho immerso il foglio (semplice carta da fotocopie) in una vaschetta contenente qualche goccia di china nera e un po’ di caffè.

fissare stampa

Rinvasate l’aloe in un bel vasetto in cotto, se antico tanto meglio e inserite il tutto nel contenitore cilindrico di vetro, terminate avvolgendo con la stampa botanica trattenuta da un cordino naturale.

estratto di un articolo pubblicato da me su Vivere Country aprile 2015


N9 Summer 2015 Blossomzine

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Per tutti gli appassionati di giardinaggio, ma anche per chi si vuole avvicinare al mondo del verde o per chi è solo curioso,

Cover N9 issue Blossomzine è on-line il nuovo numero di Blossomzine, la prima rivista free italiana dedicata al mondo del giardino, distribuita direttamente dal web!

Blossomzine sciroppo di rosa

Un numero ricco di spunti e servizi, per prendere nota di tutte le novità per creare giardini o terrazzi, realizzare una festa o una ricetta, per fare un insolito viaggio o visitare l’expo, e poi alle pagine 28 e 29 vi racconto come fare lo sciroppo di rosa e la tradizione da cui deriva la sua preparazione.

E poi in questo numero ci sono le meravigliose fotografie che raccontano la scelta vegetariana di Valentina, conosciuta qualche tempo fa su ig  e poi c’è Mariù, e il suo fantastico mondo di profumi e natura, e ci sono Marcella con alcune suggestioni tropicali e una nuova scoperta anche per me, Marzia che racconta la tradizione delle rose nelle vigne, non vi racconto altro, vi invito solo a seguire il link per immergervi in una buona lettura e ancora una volta ringraziare la nostra sempre più brava direttora Dana Frigerio!!!


Tour en Provence 2015

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Siete appassionati di giardini e di mercatini dell’antiquariato? Se amate la Provenza, il 19, 20 e 21 giugno partite con Sarah e me, per un tour alla scoperta delle Foire à Brocante e dei giardini più belli.

tour en provence

Programma di massima

ceramica Reve d'Argile

La prima tappa conduce ad Auriol per la visita della meravigliosa casa e dell’atelier di Monique, amica blogger e straordinaria ceramista conosciuta con il nome di Reves d’Argile. Per l’occasione nel suo giardino ospiterà un piccolo brocante già ampiamente apprezzato durante la visita nel giugno scorso.

Nel pomeriggio  visiteremo la cittadina di Lourmarin uno dei più bei villaggi della Provenza, famoso anche per i suoi tre campanili e perchè luogo d’elezione di molti artisti, ci perderemo tra negozietti e angoli di charme prima di recarci in albergo a Isle sur la Sorgue,  meravigliosa cittadina attraversata dalle acque della Sorgue e animata da numerosi negozi di Brocante, delizia per gli occhi e per il cuore di tanti appassionati !

vaso in ghisa

Sabato 20 la giornata inizia con una Foire à Brocante e prosegue nel pomeriggio tra i vigneti e gli uliveti della campagna della Vaucluse dove è stata costruita la bastide di Val Joanis. Visiteremo il giardino della tenuta realizzato su più terrazzamenti suddivisi tra orto, giardino ornamentale e frutteto e degusteremo il vino nella cantina. In serata rientro in Hotel a Isle sur la Sorgue

La mattina di domenica 21, sulla strada del ritorno raggiungeremo la grande Foire à brocante Jas de Robert a Grimaud e visiteremo ancora un giardino prima di rientrare a Genova.

Per maggiori informazioni e prenotazioni potete scrivere una mail a:
simonetta_chiarugi@libero.it
sarahtognetti@yahoo.it

 


Come annaffiare le piante in vaso

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Se avete a cuore la salute delle vostre piante
riservate loro qualche accortezza anche con una semplice operazione come l’annaffiatura. Potete fare scorta di acqua piovana, sarà la migliore che possano ricevere. Se invece utilizzate l’acqua erogata dal vostro acquedotto attenzione alla temperatura che dovrà essere come l’ambiente e se molto calcarea potete farla decantare per qualche tempo e neutralizzarla addizionandola con sale inglese, ottimo integratore naturale composto da magnesio solfato eptaidrato acquistabile in farmacia.

***

If you care about the health of your plants grant them some shrewdness with a simple operation such as watering. You can stock up rain water, it will be the best they can get. If you use the water supplied by the aqueduct make sure it gets room temperature and if it is very calcareous you may let it settle for some time and neutralize it by adding english salt, excellent natural supplement composed of magnesium sulfate heptahydrated available in pharmacies.

annaffiare piante

Non esiste l’ora giusta per bagnare le piante e non è possibile stabilire la tempistica di somministrazione, sono molti i fattori che influenzano le innaffiature e a seconda delle stagioni la frequenza viene modificata. Sempre valido è il metodo di inserire il dito nel vaso per testare l’umidità del terriccio che non deve essere ne troppo secco ne bagnato. Attendete in genere che il terreno asciughi bene tra un annaffiatura e l’altra e ricordate di non annegare le vostre piante, in genere più resistenti alla sete che all’eccesso di acqua che provoca funghi e marciume.

***

There isn’t a right time to water plants and you cannot fix the administration timing, there are many factors that influence the watering, depending on the seasons the frequency should change. An always valid method is to test the moisture of soil in the jar with a finger, it should be neither too dry nor too wet. In general wait for the soil to dry well between a watering and another, and remember not to drown your plants, usually more resistant to thirst that excess of water, cause of fungus and rot.

da mio articolo per Vivere Country giugno 2014



La rosa di Santa Rita

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Ogni anno il 22 maggio
mi reco presso Nostra Signora della Consolazione, la piccola chiesa sul mare a Celle Ligure detta il convento la stessa nella quale mi sono sposata e che caratterizza la via in cui abito, perché dedicata al culto di Santa Rita.

rosa e Santa Rita

La giornata inizia al mattino con la benedizione delle rose e prosegue fino al tardo pomeriggio quando assieme alle rose vengono benedetti anche i bambini con un rito durante il quale si alzano verso il cielo le rose per raccogliere quanta più grazia possibile.

rose

È una festa molto sentita, lungo la via un continuo fluire di persone devote alla Santa conosciuta per i casi impossibili e disperati, desiderose di portare a casa la rosa benedetta.

altare Santa Rita

Diverse testimonianze raccolte nel processo per la beatificazione nel 1626 narrano come la rosa sia divenuta simbolo ritiano per eccellenza.

Santa Rita

“Alla fine dei suoi giorni, malata e costretta a letto, Rita chiede a una sua cugina venuta in vista da Roccaporena di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna. Ma siamo in inverno e la cugina l’asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tornata a casa, la giovane parente trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita.”

credit


bon bon alla rosa

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Quest’anno le rose
sono state molto generose nella loro fioritura! bon bon alla rosa rose profumate

Grazie all’amica Isabelle Olikier-Luyten, creatrice di Seeds of Love ho scoperto il nome della mia adorata rosa dispensatrice di profumatissimi petali con i quali produco ogni anno litri di sciroppo. Ebbene il nome della rosa, dopo anni di vane ricerche su blasonati testi e richiesta di identificazione a grandi esperti, è saltato fuori dalle pagine del suo bellissimo libro, ‘Roses, les meilleures varétés pour petit jardin’ da poco pubblicato da Ulmer. Nella mia biblioteca molti sono i volumi dedicati alle rose ma il libro di Isabelle è speciale perché le rose descritte sono coltivate dall’autrice in un giardino in Belgio che cura amorevolmente da più di 20 anni,  tutte varietà adatte anche a piccoli spazi e oltre alla descrizione tecnica corredata da una bella fotografia, ogni scheda è accompagnata da alcune considerazioni personali molto precise e utili.

Libro Roses Isabelle

Dunque con grande gioia, ho appreso che la mia rosa è nientepopodimenocheRosa ‘Reine de Centfeuilles’ parbleau!!! Oltre allo sciroppo ho preparato un chilo di zucchero ed una parte si è trasformata in deliziosi bon bon.

ricetta bon bon alla rosa

Ingredienti

  • 200 gr zucchero alla rosa ( vedi ricetta simile per quello alla violetta)
  • 1 cucchiaio di sciroppo di rosa
  • 1 cucchiaio di acqua

In un pentolino posto su fuoco dolce, mescolate gli ingredienti fino a che iniziano ad amalgamarsi. fate attenzione affinché non si sciolga del tutto lo zucchero fino a divenire liquido. Aiutati da un cucchiaino versate a gocce il preparato su una carta da forno e lasciate asciugare per 24 ore. Trasferite le caramelle su una gratella ed attendere la loro completa essiccazione, ci possono volere anche alcuni giorni. Conservate in un barattolo di vetro in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce.

zucchero alla rosa

Se volete vedere come li preparo,  venite a trovarmi a ORTINFESTIVAL a Venaria Reale (TO), sarò guest di Sale & Pepe per uno Showcooking durante il quale vi spiegherò passo passo come realizzare i miei ‘Bon Bon alla Rosa’, vi aspetto domenica 31 maggio alle ore 11,30 !!!


Rose da sciroppo

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Quella da sciroppo
è stata la prima rosa ad arrivare nel mio bosco-giardino, è una centifolia ed è ancora in cerca di nome, il suo colore è intenso così come l’aroma, i suoi petali sono abbondanti e perfetti per dare gusto e colore alla prelibata preparazione culinaria, li mescolo a quelli di R’ centifolia muscosa e di un’altra centifolia di piccola taglia, anch’essa senza nome, ritrovata vicino ad un vecchio casolare abbandonato. Nello stesso periodo sbocciano anche i deliziosi fiori di R. Mme Isaac Pereire e spesso  finiscono in pentola con gli altri.

tavola rose da sciroppo

da in alto a sinistra in senso orario:
R. Mme Isaac Pereire, R.centifolia, senza nome, R. centifolia muscosa.

Non tutte le rose sono adatte ad essere trasformate in sciroppo, ma anche in confetture e liquori. Anni fa avevo acquistato una rosa commercializzata come da sciroppo, tale Rosa ‘Bruna’, nessun profumo, poco colore, insomma non certamente idonea.

rosa centifolia mia

Rosa centifolia

rosa centifolia muscosa

Rosa centifolia muscosa

Da tradizione, specialmente nelle valli dell’entroterra genovese, vengono utilizzate alcune particolari varietà di rose antiche purtroppo non rifiorenti, Si mescolano assieme per avere raccolto più abbondante i petali di Rosa gallica officinalis, già presente nei giardini dei Greci e dei Romani, a quelli di Rosa centifolia muscosa mutazione molto rustica della R. centifolia contraddistinta – su peduncolo, calice e sepali – da un tessuto muscoso profumato e leggermente appiccicoso al tatto, molto apprezzata in epoca vittoriana, è la classica rosa ‘800 infine quelli di Rosa rugosa, pianta molto resistente adatta ai giardini di montagna, anche se la corolla porta pochi petali, sono molto grandi e profumati.

Se volete conoscere qualcosa di più delle rose da sciroppo, magari acquistarne i petali o la pianta stessa, non lontano da Genova, a Busalla, il 13 e 14 Giugno si svolge la XIII edizione della Festa delle Rose.

Se invece volete acquistarle on-line qui le potete trovare.


appunti creativi #giugno

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anche giugno è arrivato
tempo di vacanza e di godere,spero,il mio bosco-giardino!

Fiori di campo

giugno

Martedì 2 giugno

Buon Gardening! ci sta regalando tante soddisfazioni (così come riferito dalla stessa casa editrice!) mi sta portando in giro per l’Italia offrendomi la possibilità di conoscere luoghi meravigliosi e tanti amici di Fb.
Oggi sono a Monopoli, in un luogo meraviglioso, il Giardino Botanico Lama degli Ulivi, sito che ospita i Vivai Capitanio, l’azienda per la quale sono stata invitata da Decio Chiarito a presentare il mio libro per la 5a edizione della mostra vivaistica IL COLORE IN GIARDINO. Questa sera alle 18,00 ci sarà un incontro realizzato in collaborazione con l’attrice Crescenza Guarnieri che leggerà alcuni brani del libro che commenteremo assieme. Non vedo l’ora di assistere alla particolare performance.

Giovedì 4 giugno

Invitata dal Garden Club di Savona sarò presente alla libreria UBIK alle ore 18,00 per la presentazione del mio Buon Gardening!

Sabato 6 giugno

Ci potremo incontrare a Ovada al Parco di Villa Schella, sono stata invitata alla mostra vivaistica Fiorissima, alle ore  presenterò Buon Gardening all’interno della Serra del bellissimo Parco Storico, poiché il numero dei partecipanti è limitato, si consiglia la prenotazione presso la biglietteria o chiamando  al numero 3461841500.

composizioni con silene

Domenica 7 giugno

Per il Chelsea Fringe, ABOUTGARDEN si trasferisce a Bergamo alle ore 16,00 nella nuova area dell’Orto Botanico dove parleremo di piante fiori, cucina e decorazioni. Un incontro aperto per chiunque voglia osservare la natura con uno sguardo curioso e conciliare estetica con la salvaguardia dell’ambiente tramite il riuso di semplici materiali.

Sabato 13 e Domenica 14 giugno

Se riesco, vorrei andare ala Festa delle Rose a Bufala, sono tanti anni che manco all’appuntamento con i migliori produttori dello sciroppo di rosa del genovesato e di tanti alti prodotti inerenti il magnifico fiore tema della manifestazione.

19,20 e 21 giugno

Da non perdere il Tour en Provence Brocante & Jardin che ho organizzato assieme a Sarah Tognetti. Per info e dettagli qui.

Nelle foto

Floral frog: M.A.R.I.A. via Santuario,  Mondovì (CN)
Fiori: Silene vulgaris


moltiplicare le succulente

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E’ piuttosto facile
e molto gratificante propagare le succulente, di sicura riuscita, è un operazione necessaria per preservare la specie o per regalare nuove piante al terrazzo e agli amici.

talea di cactus

Semplicemente si prelevano le foglie dalle piante madri, si mettono da parte e si attendono uno o due giorni prima di adagiarle su un letto umido di terriccio drenante ottenuto da un buon bilanciamento di elementi. In pochi giorni la foglia assetata produce sottilissime radichette che si allungano infiltrandosi nel terreno alla ricerca dell’acqua. Una piccola rosetta inizia a formarsi nel punto in cui la foglia era attaccata al fusto della pianta.

La foglia avvizzisce fino a seccare per regalare le sue sostanze nutritive alla nuova figlia.

terriccio per succulente

Fondamentalmente è il terriccio in cui si coltivano le piante succulente, dovrà essere poroso e ben drenato affinchè l’acqua non ristagni per evitare l’insorgenza del marciume radicale. occorre ricreare una terra simile a quella in cui le piante vivono in origine, povera dunque e non concimata addizionata di sabbia grossolana e di piccoli frammenti ghiaiosi di pomice o di vermiculite.

da Vivere Country giugno 2013

Per conoscere come propagare le piante cactacee vi invito a leggere il numero di Vivere Country di giugno in edicola.


confettura di rose e mele

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Quando i miei bimbi erano piccoli
una nonna mi aveva svelato un rimedio contro i malesseri invernali che ogni primavera preparava per le sue nipotine e prevedeva l’uso di petali di rosa e di mele. Le proprietà medicamentose dei due ingredienti si fondono in una marmellata da centellinare durante l’inverno o quando più se ne ha la necessità e la sua ricetta, scritta in brutta su un sacchetto di carta da pane, giaceva da anni custodita tra i miei ritagli. ingredienti marmellata rose e mele Confettura di rose e mele

. 4 etti di mele Golden
. 1 etto di petali di rose
. 2 etti e 80 grammi di zucchero
. 50 ml di acqua
. 1 limone spremuto

Tagliate la mela in tocchetti mettetela in una pentola con il succo di un limone spremuto, aggiungete i petali privati dell’unghia bianca perché amara, l’acqua e mescolate. Lasciate riposare per un’ora.

Mettete la pentola sul fuoco e fate cuocere fino a quando le mele iniziano a disfarsi. Passate al passaverdura la composta o frullate tutto con il frullatore ad immersione e unite lo zucchero prima di riportare la pentola sul fuoco. Cuocete dolcemente per circa 20 minuti ( in realtà ho cotto il preparato per molto meno tempo). Invasate a caldo e consumate a piacere.

marmellata rose e mele

etichette marmellata

Ho preparato un file da stampare e ritagliare dove troverete le etichette da applicare ai vostri vasetti di delizie!

tag marmellata


Style Wedding

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Un nuovo progetto
concretizzato in un portale web dedicato al mondo del Wedding.

carotina

Dalla conoscenza con Andrea, e dopo l’esperienza per il matrimonio di Sarah, per il quale ho curato gli allestimenti floreali e lo styling, (se volete potete vedere il servizio con ampio reportage fotografico su Casa Facile di questo mese) vi presento Style Wedding.

Casa Facile Style wedding

Un contenitore mediatico dove raccogliere le idee che prendono vita dalle nostre esperienze personali, mescolate a ciò che di bello e interessante circola e cattura la nostra attenzione sul web e non solo. Style Wedding vuole diventare un punto di incontro per i professionisti del wedding dove condividere progetti ed esperienze e offrire contenuti, idee e ispirazione ai lettori.

Tratteremo argomenti che ruotano attorno al mondo del wedding, ma non solo, mantenendo in primo piano il nostro gusto e lo stile che ci contraddistingue e ogni tanto  proponendo qualche riflessione un po’ fuori dagli schemi. Vogliamo esplorare il meglio che c’è  nel mondo wedding e dare risalto alle realtà che con talento, passione e tanto lavoro si sono ritagliate un loro spazio.

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Composizione con bois flotté e achillea

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Per regalare una nota di freschezza alla casa
o per una mise en place più informale e dal sapore estivo, basta qualche dettaglio speciale, pochissimi materiali rubati alla natura  possono far nascere una composizione che unisce elementi marini e vegetali. I legni levigati e sbiancati dal mare e scolpiti dal tempo, ricordo delle passeggiate sulla spiaggia e raccolti dopo le mareggiate, dai francesi chiamati bois flotté e i semplici fiori di campo come la comunissima Achillea millefolium, ma sarà perfetto anche Daucus carota, la carotina selvatica  dalle candide e leggere ombrelle protagoniste di tanti prati estivi.

composizione con bois flotté e achillea

Occorrente

– rametti di bois flotté di dimensioni più o meno simili lunghi circa 20 centimetri
– piccola asse di legno in bois flotté
– seghetto da ferro
– carta vetro grana fine ( 150 – 180 )
– pistola con colla a caldo
– chiodini piccoli e fini senza testa lunghi circa 1 centimentro
– bottigliette in vetro trasparente di succo di frutta
– fiori di campo

ingredienti

segare

  • Scegliete rametti di bois flotté piuttosto dritti e di uguale misura, tagliate di netto con il seghetto per il ferro una delle due estremità. Carteggiate per eliminare le asperità e conferire maggiore levigatezza ai legni.
  • Inserite i chiodini senza testa sulla parte dei legnetti tagliata di netto, per ogni elemento si consiglia di utilizzare due chiodini per dare maggiore stabilità alla composizione.

carteggiarecolla a caldo

  • Levigate con la carta vetro anche l’asse in legno che farà da base all’insieme ed insistete soprattutto sugli spigoli per arrontondarli.
  • Unite ogni singolo rametto alla base in legno con la colla a caldo premendo con forza per fare penetrare i chiodini senza testa.

Completate disponendo le bottigliette di vetro e con il fiore di campo prescelto.

articolo realizzato per Casa in Fiore luglio 2014

Questa composizione potrebbe essere protagonista della tavola per la prossima Cena in Bianco a Torino, l’appuntamento quest’anno  è per il 5 di luglio ma il luogo è ancora top secret! Siete ancora in tempo per iscrivervi per partecipare.

per info qui


Il giardino abbandonato

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Il mio vicino, persona dotta e grande letterato,
conoscendo la passione che nutro per le piante, mi ha prestato un vecchio libro nel quale ha trovato due capitoli dedicati al tema a me tanto caro. Ammirata  non solo dal loro contenuto ma anche dalla forma narrativa dei testi, ho pensato di condividerli con voi.
Questo è il primo, anche se un po’ lungo, leggetelo tutto ne vale la pena!

fiori stanchi

“Se il giardino viene abbandonato nella bella stagione, solo per pochi giorni continua a vivere in regime d’obbedienza.
Poi le pianticelle dei vivai, le trapiantate, i vegetali che richiedono un’innaffiatura quotidiana, non tardano a deperire e a soccombere. Primo sacrificio, non troppo sensibile, per vero dire.
Nella seconda settimana è tutta una folla di fiori delicati che soffrono e implorano aiuto. I frutti non raccolti, imputridiscono al suolo, le verdure dell’orto mettono il tallo, l’erba spunta nei viali, le verdi radure si arruffano di cardi e di gemme bastarde.

Poi comincia la lotta selvaggia. Quattro o cinque specie vigorose e ostinate s’impadroniscono del potere. Qualcuna ha delle radici formidabili, tessuti ruvidi, poco sensibili, una vitalità bestiale. Vorrebbe per essa sola il possesso di tutto il terreno.

hydrangea

Anche fra le piante coltivate, le così dette borghesi, vi sono delle intriganti capaci di profittare, e creare del disordine per farsi avanti. La glicina, per esempio. Così bella se governata dalla mano dell’uomo, tosto che non ha più nostre cure, invade in modo infrenabile il terreno e le altre piante, si contorce, rompendo, estirpando tutto quanto avvicina.

I primi freddi, d’un sol colpo sopprimono i fiori che richiedono nell’inverno le cure della serra. Finito l’inverno. la bella stagione ritornata, vedrà il trionfo non della bellezza, e soprattutto non della libertà, ma dell’ambizione e delle crudeltà che non indietreggiano davanti a nulla per soddisfare i loro appetiti.

campo con iris

In sei mesi, il giardino sarà abbandonato alle passioni e alle lotte degli energumeni vegetali i quali faranno sforzi inauditi non per assicurare al prossimo aria, spazio e nutrimenti, ma per impadronirsi egoisticamente di tutto i beni, mettere a posto le loro creature e ridurre in schiavitù tutto cià che non possono schiacciare.

Questo regime non durerà in eterno, s’intende. Il regime di piccoli rapaci dovrà cedere un giorno davanti all’invasione dei grandi barbari, tanto più se il giardino abbia in prossimità, grosse piante forestali. L’arte e vigilanza del giardiniere, tengono a freno l’oceanica forza della foresta e riescono ad arginarla. Ogni giorno la foresta esercita una pressione sul dominio dell’uomo e fa uno sforzo per invaderlo. Il giardiniere, di quando in quando, sradica un arbustello di rovere nato chissà come alla base di un muro, strappa un fusto di acacia, un nocciolo che sono penetrati chissà come nelle siepi, nelle aiuole e tenterebbero di prosperare.

Vedendo il giardino abbandonato. la foresta si mette in marcia. Lentamente. ma con una forza invincibile, la foresta spazza via gli agitatori, i faziosi, i capi d’ogni stagione. Il giardino sparisce nell’ombra mormorante dei grandi boschi selvaggi.

L’arte di governare un giardino dimostra che la natura deve essere dominata. La natura non è vita. E’ la vita di qualche specie brutale e la morte o la servitù dele altre. L’arte del giardiniere ha per scopo di resistere alle potenze della natura, di proteggere le specie più belle, che sono anche le più delicate, di dare un posto a ciascuno, ma anche di limitare il posto di ciascuno, d’aiutare i deboli e di frenare gli audaci, di sostituire delle forze cieche ( a torto chiamate leggi) un saggio complesso di regole suscettibili di stabilire e mantenere l’equilibrio. tutto, nella vita di un giardino, proclama la eccellenza del principio di autorità. E tutto dimostra che questo principio è necessario, ma da solo no potrebbe dirigere il mondo.

E’ da compiangere il giardiniere che si immagina di poter ottenere buoni risultati soltanto con la violenza.
Il saggio giardiniere sa che le piante non possono crescere ovunque, e che esse hanno, non soltanto dei bisogni evidenti e grossolani, ma delle aspirazioni segrete, delle inclinazioni, delle vedute ideali, dei capricci e delle ripugnanze. Il saggio giardiniere esercita l’autorità con rispetto e sollecitudine. Correggere il principio di autorità col principio di persuasione. Ed è così che un giardino può vivere sotto il cielo, cercando ogni giorno ed esprimendo il senso della giustizia, della pace e dell’armonia.”

Salvator Gotta ‘La più bella novella del mondo” – 1953


come fare l’oleolito di iperico

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il 24 giugno, preparate l’olio di iperico,
altrimenti conosciuto come olio di San Giovanni. Un antico rimedio che per la sua facilità di preparazione è presente in molte case, utile contro molte affezioni della pelle e dolori muscolari è anche un efficace antirughe.

fiori di iperico

L’iperico è una pianta che viene considerata magica da secoli, raggiunge la sua massima fioritura durante il solstizio d’estate, periodo propizio per raccoglierne i fiori e catturare tutte le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. Se avete dubbi per la sua identificazione, strofinatene i fiori e le foglie tra le dita, la pelle si dovrebbe tingere di rosso, il rilascio del colore è dovuto alla presenza di ipericina contenuta nei fiori gialli e nelle foglie verdi della pianta.

olio rosso di iperico

Cosa occorre:

– sommità fiorite di iperico
– olio di oliva o di girasole bio spremuti a freddo
– vasetto in vetro a chiusura ermetica

L’oleolito è il prodotto della macerazione di sommità fiorite di piante officinali in olio d’oliva o altri oli vegetali come quello di girasole o di riso purché di origine biologica e spremuti a freddo. Riempite un contenitore di vetro trasparente a chiusura ermetica con poco più di metà di infiorescenze e aggiungete olio. Lasciare al sole per 40 giorni avendo cura di riporre in casa la sera quando scendono le temperature e di asciugare la condensa che normalmente si forma al di sotto del tappo di chiusura con carta assorbente. Filtrate attraverso una garza e conservate l’oleolito di iperico in una bottiglietta di vetro scuro.

fiore di iperico

Utilizzatelo per lenire arrossamenti, screpolature, rughe e sulle cicatrici. Fate attenzione a non utilizzalo prima di esporsi al sole perchè ha un effetto fotosensibilizzante.

Iperico tavola botanica

note colturali

Hypericum perforatum

Molto comune nei terreni asciutti, lungo i margini delle strade, ai bordi di campi e nelle radure, Hypericum perforatum è una pianta erbacea perenne rustica che cresce fino a 1.600 metri d’altitudine, ha un fusto eretto alto dai 40 ai 50 centimetri, legnoso e ramificato con foglie ovali o oblunghe più grandi verso la base rimpiccioliscono alla sommità del fusto. Se osservate in controluce presentano microscopiche ghiandole traslucide che sembrano piccole ferite che hanno dato origine all’epiteto specifico della pianta. Le infiorescenze hanno 5 petali ricurvi di colore giallo e presnetano molti stami vistosi.

Se volete coltivare l’iperico, moltiplicatelo per seme o per talea. Prelevate a primavera talee di circa 5 centimetri. per farle radicare in un substrato di torba e sabbia in parti uguali. La messa a dimora va effettuata la primavera successiva.


letture verdi per l’estate 2015 – 1

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I libri sono spesso fedeli compagni delle vacanze estive.
Nelle librerie sono sempre più numerosi i testi che trattano il tema del giardinaggio, un chiaro segnale del crescente interesse verso l’argomento e anche se il tempo da dedicare alle piacevoli letture scarseggia sempre più, non resisto alle tante novità editoriali e faccio golose scorpacciate nell’illusione di poter divorare tutti i testi.

letture estive

“Il giardino di Virginia Woolf” Caroline Zoob ed. L’Ippocampo

Un libro che fa sognare, di giardini lussureggianti e cottage garden come quelli descritti nelle favole. Solo che non è una favola, ma la storia vera della rinascita di un bellissimo giardino e non uno qualunque, bensì quello che fu il regno di Virginia Woolf e soprattutto di Leonard, suo marito, grande appassionato di piante. Avevo già adocchiato il libro nella versione inglese, sarebbe stato un peccato limitarmi ad ammirare solo le fotografie che ritraggono il giardino, se pur molto belle, avrei perso il racconto dell’autrice, Caroline Zoob che ha vissuto nella casa di Leonard e Virginia e curato il loro giardino per 10 anni per conto del National Trust, l’ente che possiede e gestisce la proprietà. Dal 1980 ha lavorato per ricostruire la storia della casa e del giardino di Monk’s House, ha raccolto lettere di Virginia e documenti inerenti la proprietà per consegnarle ai lettori. Un libro di cui consiglio assolutamente l’acquisto!

Se poi volete seguire le tracce di Virginia Woolf intrecciate a quelle della sua grande amica Vita Sackville-West, vi consiglio la piacevolissima lettura del romanzo di qualche anno fa “Virginia Woolf e il giardino bianco” ed. TEA

il giardino di Virginia Woolf

“I giardini delle ville venete” Camilla Zanarotti – Dario Fusaro ed. Silvana editoriale

Ho conosciuto Camilla Zanarotti attraverso Facebook, condividiamo la stessa passione e in contemporanea eravamo impegnate nella scrittura di un libro. Poco prima della fine dello scorso anno è uscito in libreria il suo lavoro, frutto di grande impegno e professionalità, è Architetto del Paesaggio esperta nel restauro di giardini storici e vive in Veneto. Influenzata dalla bellezza dei giardini e parchi Storici che contornano le grandi ville della sua regione, si è dedicata alla stesura di un testo che ne mette in risalto il valore spesso offuscato dalle preziose e più osannate architetture delle dimore. Le bellissime ed evocative immagini fotografiche di Dario Fusaro contribuiscono a rendere ancora più prezioso questo volume.

“Cakegarden, esplorazioni tra dolci e giardini” Monica Sgandurra ed. Derivi e Approdi

Sto invece ultimando la lettura del libro di Monica Sgandurra architetto paesaggista, collega Bloggallina e amica per affinità giardinicole ed ho ritrovato nel testo stampato lo stesso piacere che provo quando mi addentro nella lettura del suo blog. Monica accompagna il lettore alla scoperta di giardini illustri, attraverso memorie, suggestioni e analogie con altri giardini fatti di zucchero che abilmente prepara ma prima ancora progetta. Nel libro si fondono principi base di architettura del paesaggio e nozioni di cakedesign per essere guidati alla dotta scoperta di entrambe le arti.  Se volete conoscere Monica o proseguire il viaggio nel suo mondo dove ogni spazio verde e ogni dolce è spunto di riflessione, vi consiglio di seguirla su cakegardenproject.

giardini ville venete e cakeprojectdesign

“Le mie Peonie” Giovanni Buffa ed. Maestri di Giardino

Ultimo libro che vi segnalo, il N°15 della collana scrivere verde edita da Maestri di Giardino, farà la gioia di tutti gli appassionati di peonie, l’autore Giovanni Buffa, titolare dell’omonimo vivaio, ripercorre le tappe d’avvio della sua attività attraverso l’approfondimento della conoscenza di una delle piante più amate. Nel libro non solo cenni di coltivazione ma anche proposte di selezioni particolari. Avrete poi solo l’imbarazzo della scelta. Potete acquistare le peonie di Giovanni alle principali mostre di giardinaggio italiane o recarvi presso il suo bellissimo vivaio.

le mie peonie


macerato di artemisia

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Bisognerebbe sempre riservare un posto in giardino
alla pianta di Artemisia absinthium, conosciuta come assenzio, è una perenne dalle foglie profumate grigio verdi che rischiara anche gli angoli più bui e con le quali si preparano tisane vermifughe e lassative, una volta tanto in voga nella farmacopea popolare era considerata una panacea per tutti i mali di uomini e animali. Si preparano anche pozioni per la salute delle piante, in quanto le sue proprietà svolgono un’azione repellente nei confronti di afidi, bruchi e formiche.

mazzolino artemisia

Si utilizza l’intera pianta, 3 etti se fresca o 30 grammi essiccata, il periodo migliore per la raccolta è da giugno a settembre. Mettete a macerare l’erba in 10 litri d’acqua per qualche giorno e filtrate. Vaporizzate sulla pianta da trattare in dose diluita o usatela più concentrata per allontanare le cavolaie.
macerato

Per erogare sulle piante la mia pozione magica, ho utilizzato un nebulizzatore davvero geniale e molto funzionale. L’ho scoperto ad una mostra di giardinaggio dove era proposto dal suo stesso ideatore. Il prodotto si chiama Universal Sprayer e altro non è che una pompa realizzata in ottone adattabile a tutte le bottiglie in plastica da avvitare al posto del tappo.

Universal Sprayer

Universal Sprayer su bottiglia

che soddisfazione riciclare la bottiglia vuota della Coca Cola

L’ugello regolabile, anch’esso in ottone per evitare l’ossidazione, permette di distribuire sia a getto continuo che con nebulizzazione antiparassitari, fertilizzanti, insetticidi, prodotti rameici e altri preparati liquidi come i miei adorati macerati. Naturalmente ho invitato, Guglielmo Galanti, l’inventore di Universal Sprayer alle prossime mostre vivaistiche che organizzo, sarà presente anche ad Artemisia Gressoney il 4 e 5 luglio, altrimenti potrete contattarlo qui.

nebulizzatore

L’artemisia mantiene il suo intenso aroma anche quando è secca e le sue foglie si aggiungono ai pot-pourris per profumare la casa o tenere lontane le tarme ma questa è un’altra storia che presto vi racconterò!


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